Le cascate del Dardagna, Appennino Bolognese
- Andrea Balboni
- 25 feb
- Tempo di lettura: 1 min
Nell'Alto Appennino Bolognese, poco prima degli impianti sciistici del Corno Alle Scale, dove la strada termina, si trovano le cascate del Dardagna, alimentate dall'omonimo torrente che nasce dai rami dello Spigolino e del Corno Alle Scale.

Ammetto che negli anni precedenti le avevo molto sottovalutate, estasiato dal giro delle cascate di Sant'Annapelago ma anche perchè mi fermavo ogni volta alla prima cascata, che meriterebbe comunque una visita fotografica.
Si tratta infatti di una serie di balzi, di cascate, lungo questo torrente che è un affluente del Leo, un genitore del Fiume Panaro (l'altro è lo Scoltenna, dalle parti di Pievepelago).
Siamo dunque nel bacino idrografico di sponda modenese, le sue acque in pratica vanno nel Frignano tramite appunto il Leo, che diventa Panaro nei pressi di Pavullo e prosegue nella bassa fino a Bondeno, nel ferrarese, quando esso si immette nel Po.
La prima cascata è la più accessibile e la si raggiunge dopo circa 2km mediante un sentiero da Madonna Dell'Acero, dapprima su strada forestale poi su un sentiero più stretto.
Le seguenti cascate compaiono all'improvviso dopo un sentiero meno semplice e un dislivello un po' più impegnativo.
Il sentiero prosegue poi fino al Cavone dove è presente un laghetto artificiale e l'omonimo rifugio.

Le cascate sono immense dopo alcuni giorni di pioggia, specialmente in autunno o in primavera stante anche lo scioglimento della neve, oppure proprio in inverno col paesaggio innevato.
Ricordo che ci troviamo a un'altitudine di 1200m, nulla si improvvisa e occorre un abbigliamento di montagna adeguato per la stagione, con scarponcini da trekking oppure ciaspole o ramponcini.
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